Verifica accessibilità per enti locali secondo Legge Stanca
Verifica accessibilità per enti locali secondo Legge Stanca: tutto quello che c'è da sapere
La verifica dell’accessibilità per enti locali secondo Legge Stanca è un passaggio fondamentale per garantire che i siti web e le applicazioni delle pubbliche amministrazioni siano realmente fruibili da tutti i cittadini, inclusi quelli con disabilità. In questo articolo analizzeremo cosa prevede la normativa, quali sono gli obblighi per gli enti locali e come procedere correttamente alla verifica dell’accessibilità secondo gli standard richiesti.
Cos’è la Legge Stanca e perché è importante per l’accessibilità
La Legge Stanca (Legge 4/2004) rappresenta il riferimento normativo italiano per l’accessibilità informatica. Il suo scopo principale è quello di favorire l’accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione anche da parte delle persone con disabilità. La legge obbliga tutte le amministrazioni pubbliche, compresi gli enti locali, a garantire che i propri siti web e applicazioni siano accessibili secondo determinati criteri tecnici.
Negli ultimi anni, la normativa si è aggiornata recependo le direttive europee (come la Direttiva UE 2016/2102), rafforzando così l’obbligo di accessibilità e introducendo nuove modalità di verifica e monitoraggio.
Obblighi per gli enti locali: cosa prevede la normativa
Gli enti locali, in quanto pubbliche amministrazioni, devono rispettare rigorosi obblighi in materia di accessibilità. In particolare, la Legge Stanca richiede:
- La progettazione e la realizzazione di siti web e applicazioni accessibili secondo le linee guida AGID (Agenzia per l’Italia Digitale);
- La pubblicazione della dichiarazione di accessibilità annuale;
- L’adeguamento periodico dei servizi digitali alle nuove norme tecniche;
- La verifica dell’accessibilità sia in fase di sviluppo, sia in fase di aggiornamento dei contenuti.
Questi obblighi hanno l’obiettivo di ridurre le barriere di accesso ai servizi digitali e garantire pari opportunità a tutti i cittadini.
Come si effettua la verifica dell’accessibilità per enti locali
La verifica dell’accessibilità è un processo strutturato che comprende diverse fasi:
- Analisi tecnica: verifica automatica e manuale del codice sorgente, della struttura delle pagine e dei contenuti secondo i criteri WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines) e le linee guida AGID.
- Valutazione dei contenuti: controllo della corretta descrizione delle immagini, dell’uso dei colori, della presenza di alternative testuali e della navigabilità da tastiera.
- Test con utenti: coinvolgimento di persone con disabilità per testare l’effettiva usabilità e l’accessibilità dei servizi digitali.
- Redazione della dichiarazione di accessibilità: documento ufficiale che attesta il livello di conformità del sito o dell’applicazione.
La verifica deve essere effettuata periodicamente e documentata, come previsto dalla normativa, per dimostrare il rispetto degli obblighi da parte dell’ente locale.
Strumenti utili per la verifica dell’accessibilità
Per facilitare la verifica dell’accessibilità, esistono numerosi strumenti automatici e manuali. Tra i più utilizzati troviamo:
- WAVE e axe: estensioni browser per l’analisi automatica delle pagine;
- Validatore AGID: lo strumento ufficiale fornito dall’Agenzia per l’Italia Digitale;
- Screen reader: software come NVDA e JAWS, indispensabili per testare la navigabilità da parte di utenti non vedenti;
- Check-list WCAG: elenchi di controllo per verificare manualmente tutti i criteri richiesti dalla normativa.
L’uso combinato di questi strumenti permette di ottenere una valutazione approfondita e affidabile dello stato di accessibilità.
Conclusioni: l’accessibilità come opportunità per gli enti locali
La verifica dell’accessibilità per enti locali secondo Legge Stanca non è solo un adempimento normativo, ma rappresenta una concreta opportunità per migliorare la qualità dei servizi digitali e promuovere l’inclusione. Investire nell’accessibilità significa offrire a tutti i cittadini, senza esclusioni, la possibilità di accedere ai servizi pubblici in modo agevole e sicuro. Gli enti locali che rispettano la normativa non solo evitano sanzioni, ma contribuiscono attivamente alla costruzione di una società più equa e digitale.